Dialoghi Celesti: incontri al Planetario

DIALOGHI CELESTI: INCONTRI IN PLANETARIO

Il programma autunnale da ottobre a dicembre

Sei appuntamenti nel ciclo d’incontri della Fondazione Scienza e Tecnica, Planetario di Firenze per scoprire il Cielo, la Terra e le galassie

Un nuovo ciclo di incontri autunnale prenderà il via il 9 ottobre nella sala del Planetario digitale della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze. Un ricco programma di incontri permetterà di affrontare percorsi innovativi che spaziano dalla scienza, all’arte, alla poesia alla medicina, tutti con comune denominatore di porre al centro l’universo, sotto la guida di esperti astrofisici e divulgatori scientifici sarà possibile osservare l’universo da nuovi punti di vista. Insoliti viaggi nello spazio e nel tempo renderanno più vicino al pubblico di giovani e adulti l’astronomia, in un approccio multidisciplinare.

Si inizierà mercoledì 9 ottobre alle ore 18 con Domitilla Tapinassi del Planetario del Museo della Scienza e Tecnica di Firenze con l’incontro “Buchi neri e Buchi bianchi”. Il focus sulla coppia di opposti spaziali consentirà di scoprire i segreti di questo yin e yang dell’astrofisica.

Mercoledì 23 ottobre alle ore 18 il prof. Mario Milco D’Elios dell’Università di Siena racconterà nell’appuntamento “Star Wars: globuli bianchi spaziali al servizio della medicina”, la missione spaziale a Cape Canaveral e sulla Stazione Spaziale Internazionale denominata “Immune Cell Activation” in cui si è studiato come si comportano i linfociti nella microgravità della Stazione Spaziale con l’obiettivo di capire se in quelle condizioni è possibile produrre linfociti in grado di aiutare nelle terapie più moderne.

Dante e le stelle: quando l’astronomia incontra la poesia” sarà il titolo dell’incontro di mercoledì 6 novembre alle ore 18. Guido Risaliti dell’Università di Firenze analizzerà alcuni degli oltre cento passi astronomici che compaiono nella Divina Commedia.
Per apprezzare, capire e valorizzare questo aspetto del poema bisognerà calarsi negli studi dell’antico sistema di Tolomeo, capace di predire e spiegare quello che accade nel cielo in un’epoca in cui la comprensione dei fenomeni naturali era molto limitata rispetto all’attuale.

Mercoledì 20 Novembre alle ore 18, Irene Vanni dell’Università di Firenze si concentrerà sulle scoperte fatte con il telescopio spaziale James Webb, lanciato a Natale del 2021. “L’Universo primordiale visto con gli occhi del telescopio spaziale JWST” è il titolo dell’incontro che affronterà temi come la galassia GN-z11, che potrebbe ospitare un buco nero supermassiccio, o la galassia JADESGS-z4, la più lontana ed antica osservata ad oggi. Verrà ricostruito il “puzzle” della nascita ed evoluzione dell’Universo, usando i dati che JWST invia.

Mercoledì 4 dicembre alle ore 18, Roberto Comi dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti parlerà di: “Imago urbis futurae: la Città nella Fantascienza”. Per definizione simbolo di ciò che è Umano, a partire dai primi villaggi del neolitico fino alle Megalopoli odierne, la Fantascienza non poteva non occuparsene, ipotizzando una serie di eventualità, attraverso testi, immagini, film, per delineare una costellazione di possibili futuri.

A concludere il ciclo di incontri, mercoledì 18 dicembre alle ore 18 il giornalista e autore scientifico Emiliano Ricci con “Notti stellate, astri chiomati e miti celesti - Mille anni di rappresentazioni pittoriche del cielo notturno”. L’arte ha spesso rivolto il suo interesse verso soggetti tratti dall’osservazione del cielo. Fenomeni astronomici sono rappresentati in quadri di pittori di ogni epoca, e anche gli astronomi hanno trovato loro collocazioni pittoriche.
In questo incontro ci si concentrerà sugli aspetti scientifici di diversi fenomeni astronomici, confrontandoli con le rappresentazioni che artisti di varie epoche hanno usato per la loro descrizione, e parallelamente si cercherà di capire come l’osservazione del cielo e la sua comprensione abbiano influenzato le rappresentazioni artistiche nel corso dei secoli.

“Il Planetario della Fondazione Scienza e Tecnica, strumento digitale di ultimissima generazione, offre occasioni straordinarie per la diffusione della cultura astronomica – commenta la prof. Donatella Lippi presidente della Fondazione Scienza e Tecnica – in un dialogo pluridisciplinare tra competenze diverse. I planetaristi, professionisti e facilitatori, avvicinano il pubblico a temi scientifici complessi, ma, soprattutto, contribuiscono a stimolare i giovani verso lo studio delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics).

Dialoghi Celesti: incontri in planetario è un’attività a pagamento. Le conferenze sono adatte ad un pubblico adulto e a ragazzi dai 12 anni in su. La prenotazione facoltativa e a pagamento garantisce la partecipazione all’evento. Posti limitati

Acquista il biglietto online

Fondazione Scienza e Tecnica
Via Giuseppe Giusti, 29
50121 Firenze

Info e prenotazioni: 055 2343723 – planetariofst@operalaboratori.com – Fstfirenze

Dialoghi Celesti al Planetario di Firenze

Il programma completo di Dialoghi Celesti d’autunno

  • 9 Ottobre 2024, ore 18

Domitilla Tapinassi: Buchi neri e Buchi bianchi

“Un buco nero è un luogo in cui puoi entrare ma da cui non puoi mai uscire, Un buco bianco è un luogo che puoi lasciare ma in cui non potrai mai tornare.” Sean Carroll, California Institute of Technology. Quanto conosciamo di questa coppia di opposti spaziali? Uno yin e yang dell’astrofisica, i cui segreti andremo a indagare.

  • 23 Ottobre 2024, ore 18

Mario Milco D’Elios (Università di Siena): Star Wars: globuli bianchi spaziali al servizio della medicina

Il Prof. Mario Milco D’Elios ci racconterà la missione spaziale a Cape Canaveral e sulla Stazione Spaziale Internazionale denominata “Immune Cell Activation” in cui si è studiato come si comportano i linfociti nella microgravità della Stazione Spaziale con l’obiettivo di capire se in quelle condizioni è possibile produrre linfociti in grado di aiutare nelle terapie più moderne.

  • 6 Novembre 2024, ore 18

Guido Risaliti (Università di Firenze): Dante e le stelle: quando l’astronomia incontra la poesia

Nella Divina Commedia compaiono più di cento passi astronomici. Per apprezzare, capire e valorizzare questo aspetto del poema entreremo nello spirito di una persona colta dell’epoca di Dante, stupito e affascinato dall’antico sistema di Tolomeo, capace di predire e spiegare quello che accade nel cielo in un’epoca in cui la comprensione dei fenomeni naturali era molto limitata rispetto all’attuale.
Faremo un viaggio “astronomico” attraverso la Divina Commedia per scoprire i passi più significativi in cui l’astronomia si fonde in modo sublime con la poesia.

  • 20 Novembre 2024, ore 18

Irene Vanni (Università di Firenze): L’Universo primordiale visto con gli occhi del telescopio spaziale JWST

Il telescopio spaziale James Webb fu lanciato a Natale del 2021. In questi due anni e mezzo, con il suo sguardo ha raggiunto le galassie più lontane e primordiali mai viste. Le scoperte di JWST hanno riacceso inoltre la nostra curiosità su oggetti che i suoi predecessori avevano già osservato, come la galassia GN-z11, che potrebbe ospitare un buco nero supermassiccio, o la galassia JADESGS-z4, la più lontana ed antica osservata ad oggi.
Ricostruiamo insieme il puzzle della nascita e evoluzione dell’Universo, usando i dati che JWST ci invia.

  • 4 Dicembre 2024, ore 18

Roberto Comi (Osservatorio Polifunzionale del Chianti): Imago urbis futurae: la Città nella Fantascienza

Amata/odiata città, luogo delle relazioni umane sociali, culturali, mercantili, ma anche dei problemi del degrado, dell’inquinamento, delle disparità socioeconomiche…Per definizione simbolo di ciò che è Umano, a partire dai primi villaggi del neolitico fino alle Megalopoli odierne, la Fantascienza non poteva non occuparsene, ipotizzando una serie di eventualità, attraverso testi, immagini, film, per delineare una costellazione di possibili futuri.

  • 18 Dicembre 2024, ore 18

Emiliano Ricci: Notti stellate, astri chiomati e miti celesti - Mille anni di rappresentazioni pittoriche del cielo notturno

L’arte ha spesso rivolto il suo interesse verso soggetti tratti dall’osservazione del cielo. Fenomeni astronomici sono rappresentati in quadri di pittori di ogni epoca, e anche gli astronomi hanno trovato loro collocazioni pittoriche.
In questo incontro discuteremo gli aspetti scientifici di diversi fenomeni astronomici, confrontandoli con le rappresentazioni che artisti di varie epoche hanno usato per la loro descrizione, e parallelamente cercheremo di capire come l’osservazione del cielo e la sua comprensione abbiano influenzato le rappresentazioni artistiche nel corso dei secoli.

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