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Curiosità e segreti sui leggendari luoghi e monumenti di Firenze
Tutto il mondo conosce e ammira i monumenti, le opere d'arte e dell'ingegno di Firenze. Il battistero, il Duomo, Santa Croce, solo per citarne alcuni, sono visitati ogni giorno da migliaia di turisti provenienti dai cinque continenti.
Anche luoghi così famosi possono nascondere qualche "mistero" o qualche piccola curiosità
Cupola del Brunelleschi
Uno degli otto lati del tamburo che regge la Cupola del Brunelleschi è tutto traforato da una piccola galleria ad archetti. Come mai questa galleria, opera di Daccio d'Agnolo, non fu proseguita anche sui rimanenti sette lati? La spiegazione è questa: Michelangelo, richiesto di un parere su quell'opera appena iniziata, non la trovò di suo gusto e la definì, scherzosamente, "una gabbia di grilli". Fu così che il povero Daccio d'Agnolo fu costretto ad interrompere il suo lavoro, nel 1420.
Grotta di Mosè
Il superbo cortile di Palazzo Pitti è chiuso su tre lati dal palazzo stesso e, sul quarto, da una loggia. Questa loggia si apre nella "Grotta di Mosè", in cui si trova la colossale statua di Mosè, ed è sormontata da una terrazza adorna dalla graziosa Fontana del carciofo, adorna di varie statue di divinità greche, tra cui il curioso monumento ad una mula. Chi era questa mula? Semplicemente la mula che aveva prestato il suo umile, ma prezioso aiuto, durante i lavori di costruzione del cortile del Palazzo Pitti.
Monumento all'Indiano
In fondo al Parco delle Cascine, su di un piazzaletto a picco sull'Arno, si eleva il curioso Monumento all'Indiano, statua forgiata in bronzo, costituita da una cupola a pagoda con sotto il busto, variopinto, del marajà di Kolepoor, che in visita a Firenze, appena ventenne vi morì nel 1800.
Palazzo Antinori
Si trova nell'omonima piazza al numero civico, 3. La sua costruzione fu commissionata, intorno al 1460, a Giuliano da Maiano da Giovanni Boni, ricchissimo membro dell'Arte del Cambio.
Oggi gli ambienti del Palazzo Antinori non sono visitabili ad eccezione del cortile da cui si accede alla cantinetta, dove è possibile degustare e anche acquistare ottimi vini.
La Pioggia di Folon
Sulle note della colonna sonora del film "La vita è bella" di Nicola Piovani, il vicesindaco di Firenze, Giuseppe Matulli, ha azionato la gru che ha sollevato il telo bianco che nascondeva la statua di Jean Folon "La Pioggia". Pochi istanti dopo, l'acqua ha animato la statua e qualche spruzzo, complice il vento, ha anche raggiunto le tante persone che erano intervenute all'inaugurazione. La statua di bronzo, alta circa tre metri, rappresenta un uomo che si ripara con un ombrello fatto di pioggia. Il monumento, in occasione del primo anno di vita del nuovo Saschall, è stato collocato proprio nella rotonda antistante il teatro, sul Lungarno Aldo Moro.
Palagio di Parte Guelfa
Il Palagio di Parte Guelfa, situato nell'omonima piazza, fu sede del quartier gererale della parte Guelfa nei terribili anni di scontri con i Ghibellini. La costruzione originale, del 18° secolo, venne modificata nel corso degli anni. Parteciparono al suo rifacimento Brunelleschi e Vasari e la lunetta sulla porta raffigurante la Madonna con il bambino è opera di Luca della Robbia, iniziatore della dinastia di raffinati ceramisti.
Palazzo Bartolini Salimbeni
Costruito in piazza Santa Trinita da Baccio d'Agnolo tra il 1517 e il 1520, rappresenta un esempio unico dell'architettura del tardo Rinascimento a Firenze. Palese è il richiamo a Raffaello e all'architettura romana.
Palazzo Capponi
Situato quasi di fronte al Ponte Santa Trinita, questo Palazzo rappresenta una vera e propria celebrazione della famiglia Capponi: il salone del primo piano è infatti completamente affrescato dal pittore Bernardino Poccetti con storie che celebrano le glorie dei Capponi. Gli affreschi sono databili intorno al 1585.
I luoghi di Firenze - parte 1
I luoghi di Firenze - parte 2
I luoghi di Firenze - parte 3